Saltare in aria nella Fase 2

Era soltanto il secondo giorno della “Fase 2” dell’emergenza coronavirus. L’impianto era in fase di riapertura dopo il lockdown, quando una violenta esplosione ha sventrato lo stabilimento, uccidendo l’operaio 55enne Vincenzo Lanza e ferendo altri due compagni di lavoro, oltre a danneggiare diverse automobili all’esterno della fabbrica e a infrangere i vetri della case circostanti.

Sono intervenute sul posto 25 autobotti dei Vigili del Fuoco per spegnere il vasto incendio che si era sviluppato. Ancora da valutare eventuali danni ambientali.

È successo nel pomeriggio del 5 maggio 2020, in via Mozzoni a Ottaviano (Napoli), nella sede principale della Adler Plastic, gruppo internazionale con una ventina di stabilimenti nel mondo e un fatturato di oltre 1 miliardo di euro. L’azienda progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto, in particolare nel comparto automotive, con partnership con le più importanti case automobilistiche mondiali.

Fondata nel 1956 da Achille Scudieri, è guidata dal 1992 dal figlio Paolo Scudieri, attuale amministratore delegato, che ha trasformato l’azienda in una realtà di livello mondiale, acquisendo nel 2009 la Hp Pelzer, multinazionale tedesca, leader nel settore della componentistica automotive dell’insonorizzazione e finitura degli interni. Scudieri, cavaliere del lavoro, è anche presidente di Anfia – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica – Confindustria.

Il grave incidente in Campania – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – riporta, bruscamente e doverosamente, l’attenzione sulle morti sul lavoro. Nel difficile momento emergenziale, oltre a mantenere massima l’attenzione sull’attuazione dei protocolli anti-contagio, non possiamo dimenticarci degli infortuni sul lavoro “classici” e delle malattie professionali: già poco presenti prima, sono ora scomparsi dalle cronache e dall’agenda politica. La Fase 2 Covid può infatti nascondere molte insidie per lavoratori e lavoratrici, come dimostra il caso dell’esplosione alla Adler Pelzer di Ottaviano. Nella ripartenza, dobbiamo vigilare per prevenire infortuni sul lavoro da Covid, ma anche per evitare pericolose diminuzioni delle tutele tradizionali, sia per chi lavora da casa, sia per chi opera distante dalla sede aziendale”.

Eliana Puccio

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