Un simbolo contro le morti sul lavoro

Un simbolo per sensibilizzare Istituzioni, imprese e cittadinanza sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per ricordare le vittime.

È la «Panchina Bianca» inaugurata il 24 aprile 2024 – nell’imminenza del 28 aprile, Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro – nel giardino del Centro Civico della Circoscrizione 7 del Comune di Torino, in corso Vercelli 15, come previsto da un ordine del giorno presentato dalla consigliera Daniela Rodia (Lega).

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenute autorità civili, religiose e militari, associazioni e sindacati.

Per la Regione Piemonte era presente il presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, per la Città di Torino la consigliera comunale Nadia Conticelli, per la Circoscrizione Sette il presidente Luca Deri e il coordinatore al Lavoro Jasch Ninni Sol, che hanno rimarcato la necessità di un impegno collettivo per ridurre gli infortuni e ridare dignità a lavoratori e lavoratrici.

«La gente muore per il profitto – ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia – e le Istituzioni, a tutti i livelli, devono ascoltare il grido di allarme di cittadine e cittadini e lavorare per promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro, per fermare questa mattanza».

«Le stragi sul lavoro sono quotidiane e silenziose – ha affermato Nadia Conticelli – e riguardano anche i cantieri pubblici. Le Istituzioni devono fare la loro parte».

«Dobbiamo stare vicini ai familiari delle vittime – ha ribadito Daniela Rodia – e dare loro risposte veloci e certe. Quelle sul lavoro sono morti ingiuste che non vanno dimenticate e che reclamano giustizia».

«I simboli sono importanti e servono a mantenere un’attenzione quotidiana su salute e sicurezza sul lavoro – ha detto Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – ma occorrono anche interventi puntuali per incrementare i controlli nelle aziende, per migliorare la normativa, soprattutto per quanto riguarda appalti, subappalti e salari, e per fare in modo che le vittime sul lavoro ottengano giustizia.

«Uno dei problemi più grandi in Italia è il salario troppo basso – ha ribadito il coordinatore al Lavoro della Circoscrizione 7, Jasch Ninni Sol – e la strada del continuo ribasso non è vincente».

All’iniziativa erano presenti anche alcuni parenti delle sette vittime del rogo alla ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007: Grazia Rodinò (madre di Rosario) e Tina Schiavone (vedova di Antonio).

Per l’Unione Industriali Torino è intervenuto alla cerimonia Andrea Pinna, responsabile Salute e sicurezza, che ha evidenziato la necessità di costruire una cultura della sicurezza a partire dalle scuole. Per la Cgil ha preso la parola Federico Bellono, per la Cisl Cristina Maccari, per la Uil Francesco Lo Grasso.

Felicia Bello

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