Bettoni, una vita dedicata alla sicurezza sul lavoro

Vittima di un grave infortunio sul lavoro nel 1976 in una fabbrica, a 15 anni, già presidente nazionale dell’Anmil e della Fand e ora dell’Inail, Franco Bettoni ha dedicato l’intera vita alla promozione dei diritti nei luoghi di lavoro e al re-inserimento lavorativo, in particolare delle persone con disabilità.

Il suo impegno per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è stato premiato in occasione della quarta edizione del Safety Leadership Event, promosso dalla Fondazione Lhs – Leadership in Health and Safety, svoltosi online il 4 marzo 2021.

Questa la motivazione del Safety Leadership Award assegnato a Bettoni: “Per la dedizione con cui si fa portavoce della dignità e dei diritti degli invalidi del lavoro e delle loro famiglie, per la tenacia con cui promuove la prevenzione, l’informazione e la formazione come principi cardine della salute e sicurezza sul lavoro, per la semplicità e chiarezza con cui comunica la sua visione, fondata sull’alleanza tra istituzioni, parti sociali, tessuto produttivo e lavoratori, e per l’umanità e l’empatia che emergono dalle sue parole e dalle sue azioni in ogni circostanza, sia in pubblico che in privato”.

Il presidente Inail, commosso alla cerimonia di premiazione, ha dichiarato a Sicurezza e Lavoro: “È un riconoscimento importante che mi gratifica moltissimo. La condivisione della mia esperienza personale ha delineato tutto il mio percorso professionale. Ed essere oggi considerato un leader in tema di salute e sicurezza sul lavoro rappresenta per me un ulteriore stimolo per affrontare con determinazione gli impegni futuri dell’Istituto che presiedo. Il miglioramento delle prestazioni economiche per le vittime del lavoro e l’estensione della tutela Inail ai tanti lavoratori e lavoratrici che non ne hanno ancora diritto saranno alcuni degli obiettivi che cercherò di perseguire affinché l’Inail diventi sempre più un punto di riferimento per lavoratori, lavoratrici e imprese”.

Nel 2016 il Safety Leadership Award era stato conferito a Giammarco Mereu, ex operaio vittima di un infortunio sul lavoro e protagonista dello spettacolo teatrale “Giorni rubati”; nel 2017 a Fabiano Antoniani, in arte DJ Fabo (premio alla memoria), per il suo impegno nel promuovere l’uso delle cinture di sicurezza in auto; nel 2018 a Stefano Bozzini, unico sopravvissuto di un grave incidente stradale che, a differenza degli altri occupanti del veicolo, al momento dell’impatto indossava la cintura di sicurezza; nel 2019 a Daniela Aschieri, direttrice di Cardiologia e riabilitazione cardiologica all’ospedale di Castel San Giovanni e presidentessa del Progetto Vita per la defibrillazione precoce.

Loredana Polito

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