È stata presentata il 14 luglio 2020 a Palazzo Montecitorio, a Roma, la relazione annuale 2019 dell’Inail su infortuni e malattie professionali e sull’andamento dell’Istituto. La prima della nuova presidenza guidata da Franco Bettoni. Disponibile qui il testo completo.
Durante l’incontro, alla presenza del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, sono stati illustrati e commentati i numeri relativi a infortuni sul lavoro e malattie professionali dello scorso anno, consultabili in questa scheda.
Nel 2019 gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 644.803 (nel 2018 erano 645.395: -0,09%), quelli riconosciuti “sul lavoro” sono stati 405.538 (il 18% avvenuti fuori dai locali dell’azienda, ovvero in occasione di lavoro “con mezzo di trasporto” e “in itinere”, nel percorso di andata e ritorno tra casa e lavoro). Le denunce di morti sul lavoro sono state 1.156 (-8,5% rispetto al 2018), mentre i decessi accertati “sul lavoro” dall’Inail sono stati 628: -17,2% (362, pari al 57,6%, occorsi “fuori dall’azienda”, mentre 52 casi sono ancora in istruttoria).
Per quanto riguarda le malattie professionali, si conferma il progressivo incremento, come avvenuto nell’ultimo decennio: nel 2019 ne sono state denunciate 61.201: +2,9% rispetto all’anno prima; +40% rispetto al 2010. È stata riconosciuta la causa professionale al 36,7%, mentre il 2,7% dei casi è ancora in istruttoria.
Le denunce riguardano le malattie e non gli ammalati, che sono 43.700: il 40,3% dei quali per causa professionale riconosciuta.
I lavoratori e le lavoratrici con patologia asbesto-correlata sono stati poco più di 1.500, quelli morti nel 2019 con riconoscimento di malattia professionale 1.018 (il 24,6% in meno rispetto all’anno precedente), di cui 212 per silicosi/asbestosi.
Oltre a evidenziare l’impegno crescente dell’Inail nel contrasto al Covid-19, nell’incentivare sicurezza e prevenzione e nel favorire il re-inserimento socio-lavorativo degli infortunati, Bettoni ha sottolineato il sostegno all’edilizia scolastica da parte dell’Istituto assicurativo, con uno stanziamento complessivo di 650 milioni di euro.
Il presidente Bettoni ha quindi lanciato un appello al Governo affinché l’Istituto possa attingere a una parte dei 31 miliardi di euro accantonati nel corso degli anni presso la Tesoreria dello Stato per incrementare le azioni e le strategie dell’Inail a tutela della salute e sicurezza di lavoratori e lavoratrici.
Ha infine ribadito che “non può esservi – e non vi è – contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro. La lezione che ci ha insegnato la pandemia potrà essere di stimolo per costruire una grande alleanza tra istituzioni, parti sociali, tessuto produttivo e lavoratori e lavoratrici, perché credo sia possibile progettare ambienti di lavoro e processi produttivi in cui convivono senza conflitto elevati standard di sicurezza con la garanzia dei più alti livelli di produttività aziendale”.
Eliana Puccio
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