Nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori‘, è in programma venerdì 26 settembre 2025, dalle ore 21 alle 22 al Castello del Valentino a Torino, un evento per la presentazione del progetto di ricerca ‘Start – Safety and Training in Artificial intelligence and RoboTics‘, coordinato da Vincenzo Cangemi.
Nell’occasione, la professoressa Manuela Repetto illustrerà alla cittadinanza gli obiettivi dell’innovativo progetto e il modello di ‘serious game‘ che è in corso di realizzazione.
L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, intende esplorare le modalità con le quali le tecnologie immersive stanno ridefinendo i paradigmi della ricerca e della formazione, in particolare per quanto riguarda salute e sicurezza sul lavoro.
L’avvento della Quarta rivoluzione industriale sta infatti avendo un effetto dirompente sull’organizzazione produttiva e di riflesso sulla modalità di esecuzione della prestazione di lavoro. La rapida diffusione dell’intelligenza artificiale (Ia) e delle macchine robotiche (Mr) sta, infatti, determinando un aumento della produttività e un’intensificazione nei ritmi di svolgimento dell’attività lavorativa. Questo mutamento di scenario impone nuove grandi sfide sul piano prevenzionistico, che hanno spinto i ricercatori e le ricercatrici di ‘Start’ a indagare il rinnovato rapporto tra l’uomo e le macchine che si va instaurando nella cosiddetta ‘smart factory’ e i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici di tipo fisico, psico-sociale e organizzativo.
Il progetto di ricerca biennale, presentato per la prima volta il 26 giugno 2025 al Campus Luigi Einaudi di Torino in una Tavola rotonda coordinata dall’associazione Sicurezza e Lavoro, è promosso dall’Università di Torino (ente capofila), dall’Università del Piemonte Orientale – Upo, dall’Università di Pavia e dall’Università Politecnica delle Marche, con il cofinanziamento dell’Inail (bando Bric 2024).
Si propone di valutare l’impatto sulla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici dei sistemi di intelligenza artificiale e di macchine robotiche al fine di individuare idonei modelli di prevenzione dei rischi e, conseguentemente, elaborare linee guida per lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi intelligenti antropocentrici e percorsi formativi per i lavoratori e le lavoratrici. Verranno anche studiate e analizzate la modalità con la quale evolve il rischio lavorativo per effetto della transizione digitale, attraverso un’indagine sul campo condotta in realtà produttive già orientate all’innovazione.
La complementarità delle competenze scientifiche del gruppo di ricerca delle quattro università italiane consentirà di considerare nella realizzazione dell’attività formativa tanto l’impatto dei rischi fisici, quanto quello dei rischi psicofisici.
Sarà quindi realizzato un ‘gioco serio’, un ‘serious game’, basato sull’approccio delle escape room digitali, in cui le lavoratrici e i lavoratori, dotati di visori per la realtà virtuale, si troveranno immersi in uno scenario lavorativo virtuale e dovranno risolvere una situazione di rischio lavorativo: le decisioni verranno prese in autonomia o con l’assistenza di un chatbot di intelligenza artificiale, appositamente addestrato, che suggerirà alle giocatrici e ai giocatori la decisione da intraprendere. Un approccio ‘ludico’ alla formazione sui rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in linea con le recenti indicazioni contenute nell’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 sui percorsi formativi in materia di salute e sicurezza.
Il progetto è in linea anche con la recente campagna Eu-Osha 2023/2025, che pone quali obiettivi principali la sensibilizzazione e il miglioramento della conoscenza sulle implicazioni della transizione digitale per la salute e la sicurezza sul lavoro in termini di rischi e opportunità, nonché il coinvolgimento delle parti interessate per la condivisione e l’implementazione di conoscenze e buone pratiche.
Loredana Polito
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