Rogo ThyssenKrupp, dal ministro Cartabia per porre fine all’odissea giudiziaria

A sei anni dalla sentenza del 13 maggio 2016 della Corte di Cassazione italiana, che ha condannato in via definitiva l’ex amministratore delegato della ThyssenKrupp Harald Espenhahn per la morte di sette operai nel rogo dell’acciaieria torinese del 6 dicembre 2007, non si sa ancora nulla del destino del manager tedesco, che dovrebbe essere ancora a piede libero in Germania.

Dopo la riunione con l’allora Ministro Alfonso Bonafede del 6 febbraio 2019 e l’incontro con l’ex premier Giuseppe Conte del 26 giugno 2020, a cui sono seguiti l’annuncio di Bonafede nel luglio 2020 dell’imminente incarcerazione di Espenhahn e la successiva smentita, i tempi dell’esecuzione della pena rimangono incerti, anche a causa dell’emergenza Covid-19, ora però terminata.

Per saperne di più e per conoscere le tempistiche del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) promosso dai familiari delle vittime in collaborazione con Sicurezza e Lavoro per lamentare i ritardi nell’esecuzione della pena, Sicurezza e Lavoro accompagnerà nuovamente i parenti delle vittime e l’ex operaio Thyssen Antonio Boccuzzi a Roma, al Ministero della Giustizia, per incontrare la ministra Marta Cartabia.

L’appuntamento è in programma alle ore 16.00 di martedì 6 aprile 2022 presso la sede del dicastero, in via Arenula 70.

All’incontro parteciperanno l’ex operaio Antonio Boccuzzi, il direttore di Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico e l’avvocato di Sicurezza e Lavoro Giacomo Mattalia. Per i familiari: Rosina Platì Demasi, Laura Demasi, Rosetta Amarù Marzo, Laura Rodinò e Rosa Murdocco Santino.

Massimiliano Quirico
direttore@sicurezzaelavoro.org

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