Inail e Politecnico di Torino per la sicurezza sul lavoro

Dopo il lavoro congiunto sul progettoEmergenza Covid-19: imprese aperte, lavoratori protetti, elaborato dal Politecnico di Torino per la Fase 2del contrasto al Covid-19, insieme a vari partner ed esperti (tra cui Annalisa Lantermo di Sicurezza e Lavoro) si rafforza la collaborazione tra l’ateneo torinese e l’Inail.

Il 22 aprile 2020 è stato infatti siglato un Protocollo triennale tra il Politecnico di Torino e la Direzione regionale Inail Piemonte, per realizzare insieme altre attività e sviluppare innovativi progetti di prevenzione.

L’intesa prevede ulteriori specifiche convenzioni (accordi attuativi) per avviare progetti mirati a realizzare buone pratiche e soluzioni tecnologiche, scambiare informazioni e condividere prodotti informativi, avendo cura di divulgare i risultati di queste attività attraverso conferenze, seminari e workshop diretti a studenti, professionisti, aziende e operatori di settore.

Apposite iniziative potranno essere dedicate a migliorare la conoscenza dei rischi nello svolgimento delle attività lavorative, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese.

Uno dei punti più qualificanti dell’accordo quadro riguarda l’attenzione dedicata alla crescita tecnico-professionale del personale e all’attività formativa e informativa di studenti e studentesse del Politecnico, per la diffusione tra gli allievi dell’Ateneo delle conoscenze e delle logiche sottese alle tutele lavorative e della cultura della prevenzione, anche attraverso l’elaborazione di tesi di laurea, l’organizzazione di visite e stage didattici e/o lo svolgimento di esercitazioni. All’attività formativa universitaria potrà inoltre affiancarsi quella post-universitaria con l’attivazione di corsi di Dottorato di ricerca e di Master universitari.

Il rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha così commentato l’accordo: “In un momento nel quale la sicurezza degli ambienti di lavoro assume dimensioni nuove e del tutto inattese, riteniamo che solo una stretta collaborazione tra tutti i soggetti in campo, a partire da lavoratori e lavoratrici e arrivando ai datori di lavoro, ai responsabili della sicurezza, ai soggetti cui compete la prevenzione e la vigilanza e a quelli che si occupano della ricerca, possa rendere fabbriche e uffici realmente protetti. Grazie all’accordo con Inail Piemonte, con cui la collaborazione è già attiva da anni in numerosi settori, potremo garantire un ulteriore supporto alle imprese, in rapporto a un mondo del lavoro che sta evolvendo velocemente nelle professionalità richieste, nei modi di esprimerle e nelle problematiche di sicurezza sottese”.

Per il direttore regionale Inail, Giovanni Asaro: “In questi ultimi venti anni, all’Inail sono stati attribuiti nuovi compiti che hanno consentito l’evoluzione del ruolo dell’Istituto da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, per tutelare lavoratori e lavoratrici non solo dopo il verificarsi di infortuni e malattie professionali, ma anche e soprattutto a partire dalla prevenzione di questi ultimi. Essenziale in quest’ottica è la diffusione capillare di una buona informazione e formazione, le sole che possono consentire, ora più che mai, di lavorare in sicurezza. Per questa ragione, l’Istituto ha sempre ritenuto fondamentale l’attivazione di accordi di collaborazione in ambito territoriale con gli Atenei, tra cui il Politecnico di Torino, eccellenza accademica di livello internazionale e polo di conoscenze tecniche di altissimo livello. Con la firma di questo protocollo potremo unire gli ambiti delle rispettive competenze ed esperienze per contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, con iniziative e soluzioni progettuali innovative, utili sia alle aziende che ai lavoratori e alle lavoratrici, e alla disseminazione delle tematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso la progettazione condivisa di attività formative di livello sia universitario, rivolte a studenti e studentesse del Politecnico, che post universitario, ad esempio attraverso corsi di Dottorato di ricerca e Master”.

Loredana Polito

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