Stellantis, preoccupazioni per il futuro dello stabilimento di Mirafiori

Sono stati convocati dal Governo Meloni i primi incontri per l’esame della situazione dei singoli stabilimenti produttivi del Gruppo Stellantis in Italia.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha infatti indetto la prima riunione, dedicata al tavolo su Melfi per martedì 2 aprile 2024, alle ore 15.30. Il giorno seguente, mercoledì 3 aprile 2024, alle ore 10, sarà il turno del tavolo per il sito produttivo di Mirafiori a Torino.

Le riunioni si svolgeranno a Roma, a Palazzo Piacentini. Saranno presenti, oltre al ministro Adolfo Urso e agli uffici tecnici del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i rappresentanti del Gruppo Stellantis, delle Regioni coinvolte, dell’Anfia – Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive e delle organizzazioni sindacali.

Seguiranno analoghi appuntamenti per gli stabilimenti Stellantis presenti in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Molise.

Gli incontri fanno seguito alla conclusione della prima fase del Tavolo Stellantis che si è focalizzata sulle attività dei cinque gruppi di lavoro, così suddivisi: Volumi produttivi e mercato; Competitività ed efficientamento plants; Ricerca, sviluppo e innovazione; Supply chain; Occupazione e formazione.

«La decisione del Governo di iniziare il confronto con le Regioni dai due principali stabilimenti di Stellantis in Italia, Mirafiori e Melfi, è un importante segnale di attenzione, perché Mirafiori rappresenta il cuore della manifattura nazionale legata all’automotive e viene incontro a una specifica richiesta che avevamo avanzato direttamente al ministro». È quanto hanno dichiarato, commentando la convocazione, il governatore del Piemonte Alberto Cirio e gli assessori regionali al Lavoro Elena Chiorino e alle Attività produttive Andrea Tronzano.

In preparazione dell’audizione a Roma, nei prossimi giorni la Regione Piemonte promuoverà un incontro con i sindacati, le associazioni di categoria e il Comune di Torino.

Per Luca Caretti e Mimmo Lo Bianco, rispettivamente segretario Cisl del Piemonte e di Torino, è apprezzabile «l’intenzione del presidente Cirio di incontrare i sindacati in vista dell’incontro ministeriale del 3 aprile prossimo a Roma su Stellantis. C’è forte preoccupazione per il futuro dell’auto a Torino e in Piemonte, come dimostra la mobilitazione di tutte le sigle sindacali per il prossimo 12 aprile sotto la Mole. Senza interventi immediati e nuove produzioni l’intero settore, fiore all’occhiello dell’economia piemontese, rischia di impoverirsi e di pagare un prezzo alto sul piano occupazionale e sociale».

«Come sempre – annunciano i segretari – la Cisl porterà il suo contributo di idee e proposte nel confronto con la Regione e con il Governo, con l’obiettivo di rilanciare un settore che sta vivendo una profonda trasformazione dovuta alle transizioni in atto».

«Mi auguro – afferma il segretario generale Uilm Torino, Luigi Paone – che il ministro e l’azienda arrivino al Tavolo con proposte concrete e non con promesse. Lavoratori e lavoratrici hanno bisogno di garanzie occupazionali e di produrre un nuovo modello di auto per rilanciare non soltanto Mirafiori, ma anche l’indotto».

Polemica la Cgil, che si domanda se all’incontro romano parteciperà l’amministratore delegato del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares.

«Venga a dirci di persona – afferma il segretario generale Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo – che cosa propone ai lavoratori e alle lavoratrici di Mirafiori e all’Italia. In queste settimane ha molto parlato di Mirafiori con agenzie e quotidiani internazionali e nazionali dicendo cose diverse e contraddittorie: rischi per l’occupazione e poi promesse, cinesi di Stellantis contrapposti ai cinesi del Governo, 500 termiche dalla Polonia forse… per quanto tempo? Intanto, senza la nuova piattaforma ‘small’, a Mirafiori continua il 17esimo anno di cassa integrazione.

«E rispetto al documento del Piemonte da portare al tavolo – conclude il sindacalista della Cgil – penso che Cirio e Lo Russo dovrebbero assumere la piattaforma dei sindacati metalmeccanici torinesi che promuove lo sciopero del prossimo 12 aprile».

Loredana Polito

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