Sarà compito dello Spresal e della Magistratura indagare le cause del disastro, ma sembra che il crollo della gru che ha ucciso tre operai (Filippo Falotico, 20 anni, Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54 anni) e ferito dei passanti, avvenuto il 18 dicembre 2021 in via Genova a Torino, sia dovuto a un errato montaggio della struttura e ad attrezzatture non idonee, forse per la fretta di aprire il cantiere, oppure a una manovra sbagliata.
Le scadenze legate al bonus facciate e le incertezze sul superbonus 110% stanno imprimendo un’accelerata anomala e incontrollata ai cantieri edili, con difficoltà a reperire ponteggi, materiali e personale qualificato e costi spropositati che spingono le aziende ad allestire troppo velocemente i cantieri e a smantellarli il prima possibile, per risparmiare. Aumentano così i rischi per lavoratori e lavoratrici e anche, come in questo caso, per chi vive vicino a un cantiere.
Oltre ai controlli fiscali, servono più ispezioni nei cantieri, specialmente in quelli negli affollati centri urbani, prestando particolare attenzione al lavoro nero, alla formazione e alla correttezza dei contratti applicati: tragedie come quella di via Genova potevano e dovevano essere evitate.
Il rilancio dell’edilizia e dell’economia post Covid non può avvenire sulla pelle di chi lavora.
Massimiliano Quirico
direttore@sicurezzaelavoro.org
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