È Chechnya (Francia, 2018, DCP, 15’, colore) di Jordan Goldnadel il film vincitore del concorso internazionale di cortometraggi del Festival cinematografico Lgbtqi Lovers 2019.
All’opera di Goldnadel sulle discriminazioni nei confronti degli omosessuali che vivono e lavorano in Cecenia va il Premio “Fotogrammi sovversivi – Future Lovers”, offerto anche quest’anno da Sicurezza e Lavoro.
La cerimonia di premiazione – a cui hanno partecipato artisti come Arturo Brachetti, Monica Guerritore, Neri Marcorè e Serra Yilmaz – si è svolta domenica 28 aprile 2019 al Cinema Massimo di Torino, nel corso della serata finale della kermesse, che ha avuto come madrina Alba Rohrwacher e che si è chiusa facendo registrare un record di partecipazione di pubblico e di film in gara, di ben 28 nazioni differenti: 102 titoli in programma, 10 anteprime mondiali, 5 anteprime internazionali, 3 anteprime europee, 50 anteprime nazionali.
Ad assegnare il riconoscimento e il premio in denaro (300 euro) la Giuria presieduta da Andrea Panero Geymet per Sicurezza e Lavoro e composta da cinque giovani studentesse del Dams dell’Università degli Studi di Torino: Giulia Allasia, Ottavia Isaia, Gaia Lorenzon, Alice Malaspina, Elena Rossi.
Questa la motivazione dei giurati: “Per la forza con cui apre uno squarcio nella nostra quotidianità. È un pugno nello stomaco che rivela la brutalità della persecuzione delle persone omosessuali in Cecenia”.
Nel 2018 il Premio di Sicurezza e Lavoro è stato assegnato a Malik di Nathan Carli.
Nel 2017 il Premio di Sicurezza e Lavoro è andato a Millimeterle di Pascal Reinmann.
Loredana Polito
Segui Sicurezza e Lavoro su Facebook, Twitter e Instagram.