L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha reso noti i risultati della campagna 2016-2017 “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età”, avviata per promuovere il lavoro sostenibile e l’invecchiamento in buona salute, sin dall’inizio della vita lavorativa, prevenire rischi su salute e sicurezza e adattare il lavoro alle esigenze di ogni persona.
È una tematica da considerare centrale nei prossimi anni, considerando che la forza lavoro europea sta rapidamente invecchiando. Secondo le previsioni, entro il 2030 i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni rappresenteranno il 30% o più della forza lavoro di molti Paesi, con un inevitabile aumento della vulnerabilità ai rischi connessi al lavoro e dei problemi di salute: la causa più frequente del pre-pensionamento (in particolare disturbi muscolo-scheletrici e salute mentale).
Secondo l’Indagine europea sulle condizioni di lavoro, il 22% dei lavoratori di età pari o superiore a 50 anni ritiene che non sarà in grado di svolgere il lavoro attuale una volta compiuti 60 anni, mentre il 26 % di tutti i lavoratori è convinto che il lavoro abbia effetti negativi sulla propria salute.
La pubblicazione (formato .pdf) fornisce una panoramica sulle 42 candidature pervenute all’Agenzia da 23 Paesi europei, giudicate da una Giuria presieduta dal professor Stephen Bevan dell’Istituto per gli studi sull’occupazione (IES) e composta da rappresentanti dell’EU-OSHA, direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione, Istituto sindacale europeo (ETUI), Confederazione delle associazioni dei datori di lavoro tedeschi e Autorità maltese in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Si tratta di un ricco repertorio di casi concreti – trasferibili anche in altre realtà lavorative – che mostrano i risultati e i benefici realizzabili da un’efficace organizzazione del lavoro.
Eliana Puccio
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