A 10 anni dalla tragedia del Liceo Darwin di Rivoli, la lettera della mamma di Vito Scafidi a Sicurezza e Lavoro
La scuola si fonda su un patto implicito tra le famiglie e le istituzioni, che hanno l’obbligo di garantire a ragazze e ragazzi una formazione adeguata, in un ambiente sicuro per crescere come persone e futuri lavoratori e lavoratrici.
Questo patto è venuto meno in moltissimi episodi e tragedie… sulla pelle dei nostri figli, che hanno pagato il prezzo più caro: con la vita o con una disabilità permanente!
La scuola è vita e non si può morire.
Sui banchi di scuola ci dovrebbero essere solo quaderni, libri e penne…
Sui banchi di scuola non dovrebbero mai cadere macerie o tubi di ghisa!
Sui banchi di scuola non si dovrebbero mai adagiare fiori!
Sul banco di Vito, al liceo Darwin di Rivoli (Torino) ci sono state macerie e fiori…
Sono dieci anni che la scuola si è preso Vito. E da allora, da quel 22 novembre 2008, Vito resterà per sempre uno studente di 17 anni.
Ma chi è il colpevole? I colpevoli sono tanti: tutti i Governi che si sono succeduti nel tempo e hanno violentato, ignorato, frustrato e marginalizzato la scuola e hanno tagliato i fondi per la messa in sicurezza, facendo crollare i muri, i soffitti!
Hanno tolto alla scuola la sua nobiltà, il titolo di tempio del sapere, rendendola un vecchio scarpone, che fatica ad andare avanti.
Mi auguro per le prossime generazioni che la politica possa imparare a considerare la scuola come una banca, che all’interno contiene il tesoro più grande di una nazione: il suo futuro…
Cinzia Caggiano
mamma di Vito Scafidi
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