Sono 1.086 i contratti collettivi depositati al Cnel

Il Cnel – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro – organo di rilievo costituzionale presieduto da Renato Brunetta, che custodisce l’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro – ha da poco pubblicato il nuovo bollettino sull’Analisi dei contratti collettivi di livello nazionale (secondo trimestre 2025).

Attualmente sono depositati al Cnel 1.037 contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) per i dipendenti del settore privato e del settore pubblico, 12 accordi collettivi nazionali per alcune tipologie di collaboratori e 37 accordi economici collettivi per varie tipologie di lavoratori autonomi, per un totale di 1.086 codici alfanumerici attribuiti in sede di acquisizione all’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro.

Sono circa 500 i contratti che si applicano e meno di 500 lavoratori e lavoratrici.

Tra il 30 giugno 2024 e il 31 dicembre 2024 i Ccnl stipulati per i dipendenti del settore privato e depositati in archivio sono passati da 992 a 1.017.

Aumentano – dal 57% al 62% – i Ccnl scaduti, ma la quota di dipendenti ai quali si applicano i Ccnl scaduti è rimasta stabile, intorno al 44%.

Dei 45 Ccnl recentemente rinnovati, 10 intervengono sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, 11 sul lavoro agile e 12 sull’apprendistato.

Felicia Bello

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