Lavoro in banca, i sindacati chiedono mascherine e dpi anche nella Fase 2

Continua a Roma l’analisi congiunta dell’attuale situazione emergenziale tra i Segretari Generali delle organizzazioni sindacali di settore Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin e l’Associazione Bancaria Italiana – Abi, ai sensi del Protocollo del 16 marzo 2020 sulle “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario”, aggiornato dall’addendum del 24 marzo 2020.

Ai fini della partecipazione delle parti sociali di settore alla Commissione di esperti per l’implementazione e adeguamento di un’organizzazione del lavoro improntata alla massima sicurezza per lavoratori, lavoratrici e clienti, anche nella successiva “Fase 2” di ripartenza dell’attività economica, abbiamo convenuto che il presidente Vittorio Colao debba conoscere le specificità del Protocollo di settore, tra le quali l’obbligo dell’appuntamento per poter fruire dei servizi, che è stato appunto preso a riferimento da alcune ordinanze regionali, a testimonianza delle scelte corrette praticate da organizzazioni sindacali di settore e Abi.

È indiscutibile che l’utilizzo delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione individuale (dpi) dovranno riguardare lavoratori e lavoratrici anche nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza sanitaria Covid.

Il confronto proseguirà anche riguardo al possibile utilizzo dei fondi messi a disposizione con il decreto “Cura Italia”, connessi all’utilizzo della parte ordinaria del Fondo di solidarietà.

Auspicabilmente, definiremo delle linee guida riguardo ai criteri di richiesta e utilizzo di tali fondi, avendo come riferimento la necessità di mantenere inalterata la retribuzione e di far lavorare bene, senza inutili e dannose pressioni di qualsiasi genere, le lavoratrici e i lavoratori che si stanno prodigando per assistere persone e imprese.

Lando Maria Sileoni – Fabi
Riccardo Colombani – First Cisl
Giuliano Calcagni – Fisac Cgil
Massimo Masi – Uilca
Emilio Contrasto – Unisin

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