Dalla Lombardia – che si stima ospiti almeno il 35% dell’amianto presente in Italia – parte un appello unitario di Cgil, Cisl e Uil per azioni decisive sul tema dell’asbesto.
In occasione del convegno “Amianto, problema irrisolto”, del 12 ottobre 2017 al centro congressi Fast di Milano, i sindacati confederali hanno sottoscritto un documento unitario (formato .pdf) per sollecitare l’azione del Governo e delle Istituzioni locali nella lotta all’amianto, dando concretezza al Piano nazionale amianto, approvato il 21 marzo 2013.
Tra le principali richieste, quella di un censimento completo – ad opera di soggetti pubblici – dei materiali contenenti amianto, sia a matrice compatta che friabile, utilizzando tecnologie a basso costo.
Si chiedono altresì fondi regionali per la rimozione e l’individuazione di siti per le discariche.
Occorre poi potenziare la sorveglianza sanitaria e sensibilizzare la popolazione attraverso gli “Sportelli Amianto” e un adeguato piano di informazione.
Interventi doverosi, poiché – come ricordano i sindacati – si stima che in Italia ogni anno siano più di 4.000 i decessi per neoplasie dovute all’amianto, con una notevole crescita delle vittime “civili”, ovvero delle persone esposte all’amianto non per l’attività lavorativa, ma che hanno vissuto in ambienti o vicino a siti contaminati dall’amianto.
Loredana Polito
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