Nell’ambito delle iniziative per il centenario della Grande Guerra, a Torino è stata restaurata l’ara votiva dedicata ai caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Un’operazione a costo zero per la città, resa possibile grazie al sapiente lavoro degli artigiani dell’associazione Artes, presieduta da Jasch Ninni, che hanno prestato la propria opera gratuitamente, come già era avvenuto in passato in occasione del recupero del bunker sotto il Municipio di Torino.
Anche Sicurezza e Lavoro, che da anni collabora con Artes per promuovere il lavoro manuale e le eccellenze artigiane, è stata partner dell’iniziativa.
Il 24 maggio 2018, alla cerimonia di inaugurazione dell’opera restaurata, collocata dal 1928 nel Parco della Rimembranza, erano presenti numerose autorità civili e militari, l’Associazione Nazionale Alpini, associazioni d’arma e studenti e studentesse della scuola Tommaseo.
A rappresentare la Città di Torino, c’era la consigliera comunale Viviana Ferrero, per la Regione Piemonte è intervenuta la consigliera regionale Valentina Caputo, per la Circoscrizione 8 di Torino il presidente Davide Ricca.
“Il restauro dell’Ara – ha dichiarato Jasch Ninni – rappresenta prima di tutto un solenne omaggio ai soldati caduti, ma anche un contributo responsabile a nome della collettività alla tutela e valorizzazione di un patrimonio di esemplare significato valoriale, recuperato grazie ad eccellenti artigiani del territorio”.
L’ara votiva, realizzata in travertino scalpellinato e sormontata da un trofeo composto da alcuni rami d’alloro e quercia, una daga e un elmo in bronzo, è il monumento dal più alto valore simbolico posto nel grande Parco della Rimembranza, che lungo i suoi viali alberati raccoglie, nome per nome, la memoria di 4.904 soldati torinesi caduti in combattimento nella Prima Guerra Mondiale, di tutte le Armi e Specialità delle forze armate (2.483 fanti, 508 artiglieri, 356 alpini, 280 genieri, 277 bersaglieri, 211 mitraglieri, 135 aviatori, 107 uomini della milizia territoriale e compagnia presidiaria, 83 granatieri, 68 automobilisti, 67 della sanità, 57 dei reparti d’assalto, 50 cavalieri, 40 marinai, 31 di commissariato e sussistenza, 21 carabinieri, 5 finanzieri, 3 cappellani).
Loredana Polito
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