II sindaco del Comune di Torino Stefano Lorusso e i segretari generali di Cgil (Federico Bellono), Cisl (Giuseppe Filippone) e Uil (Gianni Cortese) hanno firmato il 20 maggio 2025 a Palazzo Civico un’importante intesa sul tema degli appalti, al termine di un lungo percorso partecipato, che continuerà anche nei prossimi mesi, per monitorare l’andamento dell’intesa e
«Non possiamo che essere soddisfatti per la definizione delle ‘Linee guida in materia di appalti pubblici di forniture e servizi e procedure di accreditamento di competenza esclusiva del Comune di Torino’, sottoscritte dal Comune di Torino e da Cgil, Cisl e Uil» – dichiarano Giuseppe Manta, segretario generale FenealUil Piemonte, e Massimo Cogliandro, segretario generale Fillea Cgil Torino e Piemonte.
«Sono state finalmente accolte – spiegano – le istanze che da tempo sollecitavano i sindacati, in particolare per quanto riguarda il divieto dei subappalti a cascata e la corretta individuazione e applicazione dei contratti collettivi siglati dalle organizzazione sindacali comparativamente più rappresentative, ma ora serve fare uno sforzo in più».
«L’accordo – aggiungono – va però esteso anche agli altri comparti, a cominciare dalle costruzioni, alla Città Metropolitana e a tutte le aziende partecipate dagli enti pubblici».
«In edilizia – affermano Manta e Cogliandro – si continua a morire e ad ammalarsi, spesso a cause delle mancate tutele contrattuali, della mancanza di formazione (obbligatoriamente prevista dal contratto edile) e del ricorso al subappalto a cascata, che strozza lavoratori e lavoratrici in una gara senza fine al risparmio».
«Ci auguriamo che possa essere avviata quanto prima una consultazione con i sindacati edili – concludono i due leader regionali – per stilare Linee guide in materia di appalti anche nel nostro settore. È necessario tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici, al di là di quale comparto appartengano, e tutelare le imprese edili sane, contrastando concorrenza sleale e illegalità».
«Il nuovo accordo siglato a Torino – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – è un’ottima notizia. Ci auguriamo possa servire a migliorare la situazione di lavoratori e lavoratrici, sia dal punto di vista occupazionale che salariale, sia per quanto riguarda la prevenzione di infortuni e malattie professionali». «Auspichiamo – conclude il direttore – che possa quanto prima coinvolgere tutte le categorie e trovare un’applicazione anche oltre i confini torinesi».
Per Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il protocollo torinese è «un passo in avanti per rendere il lavoro sempre più sicuro e a misura delle persone e non solo del profitto».
«La salute e la sicurezza, in particolar modo quando ci sono di mezzo appalti e subappalti, non possono mai essere messe in secondo piano – afferma – e questo modello è un punto di partenza, in un territorio che ha già visto troppe tragedie».
«La firma – però precisa – avrebbe potuto essere utile anche per le opere del Pnrr» e «andrebbe estesa al settore edile». E aggiunge: «La Regione Piemonte potrebbe prendere da esempio questo modello, perché tutte le Istituzioni devono essere le prime a porre al centro la dignità del lavoro e il rispetto delle regole».
«Attendiamo segnali dalla Giunta Cirio»– conclude la presidente Chiara Gribaudo.
Loredana Polito
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