Edilizia, grave episodio nel Torinese

«Siamo preoccupati per la situazione dell’edilizia. Il caso del giovane operaio peruviano 22enne, irregolare in Italia, probabilmente senza fissa dimora, che aveva appena iniziato a lavorare, in nero, in un cantiere edile nel Comune di Collegno (Torino) ed è stato travolto il 3 febbraio 2025 dalle macerie insieme al titolare rumeno di una ditta individuale, poi trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Rivoli, ci riporta indietro negli anni, quando, anche a Torino, lavoratori irregolari subivano infortuni sul lavoro e venivano abbandonati al loro destino. Sempre al primo giorno di lavoro…».

È quanto dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.

«Per evitare di piangere altre vittime – aggiunge il direttore – e perdere i diritti faticosamente acquisiti, è opportuno vigilare di più nei cantieri, anche in quelli privati, e, soprattutto, fare applicare il contratto nazionale edile, che prevede 16 ore di formazione obbligatoria prima di mettere piede in un cantiere. Si potrebbero evitare tanti infortuni e mettere fine all’ipocrisia di vittime ‘neo assunte’».

«È assurdo che nel 2025 accadano ancora casi nel genere – dichiara Giuseppe Manta, segretario generale FenealUil Piemonte – che purtroppo in passato erano molto più frequenti, fino a quando, grazie all’intervento dei sindacati, dal 1° gennaio 2009 sono state introdotte le 16 ore di formazione preventiva obbligatoria in edilizia».

«Il problema principale però – denuncia Manta – è che gli ispettori sono ancora troppo pochi rispetto ai tanti cantieri presenti, sia pubblici che privati, e hanno poche risorse per intervenire, anche in seguito a nostre segnalazioni».

«È veramente insensato – aggiunge il segretario – che si possa aprire un’impresa edile senza aver fatto corsi sulla sicurezza e sulla gestione di impresa e senza avere cognizioni edili: basta solo andare in Camera di Commercio e aprire una partita Iva!».

«Chiediamo – conclude Giuseppe Manta – che venga sancito l’obbligo di formazione preventiva anche per le partita Iva individuali di chi opera in edilizia, sempre nell’ambito della bilateralità, unico presidio per garantire sicurezza e legalità nel comparto».

Il giovane lavoratore peruviano è attualmente ricoverato all’ospedale di Cto di Torino, ancora in gravi condizioni. Non dovrebbe però essere in pericolo di vita.

Loredana Polito

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