Terzo Valico, polemiche sulla morte dell’operaio Salvatore Cucè

Dura presa di posizione del sindacato edile della Cgil (Fillea) sul Commissario del Terzo Valico.

«Chiediamo le dimissioni del Commissario del Terzo Valico Calogero Mauceri. Con stupore e indignazione denunciamo l’evoluzione giudiziaria sulla morte di Salvatore Cucè avvenuta il 7 febbraio 2023 nel cantiere Vallemme a Voltaggio (Alessandria). Le dichiarazioni del Commissario di Governo risultano inopportune, soprattutto a indagini ancora in corso. Pertanto chiediamo che vengano smentite, perché gravi e offensive nei confronti di tutti i lavoratori e delle famiglie delle vittime che aspettano giustizia».

È quanto dichiara il segretario generale nazionale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco, a seguito delle recenti affermazioni del Commissario straordinario di Governo, che, riferendosi all’infortunio mortale di Cucè, ha parlato di «sorta di contingenza dovuta proprio agli operai, che forse hanno fatto qualche operazione che ha determinato questa evenienza».

«Il cantiere non è mai stato sequestrato e in base alle dichiarazioni di Mauceri – spiega Di Franco – la conferma dell’assenza di responsabilità per l’accaduto sono attribuibili a una ‘sorta di contingenza’ dovuta forse alle operazioni messe in atto dagli operai».

«Registriamo un grave atteggiamento da parte di un rappresentante di Governo su una vicenda che raccoglie un tema piuttosto delicato nel nostro Paese» – denuncia il segretario generale nazionale della Fillea Cgil.

«Il Commissario – aggiunge – dovrebbe pretendere chiarezza sulla vicenda, garantendo il rispetto e la tutela dei lavoratori. Salvatore Cucè è uno dei tanti operai che hanno perso la vita mentre lavoravano a cui la giustizia e le istituzioni non sanno dare risposte. Per molte cariche istituzionali in diverse occasioni pubbliche, persino per il presidente Mattarella, la sicurezza nei luoghi di lavoro diventa una priorità assoluta».

«Come Fillea – conclude il sindacalista – continueremo a batterci: lo dobbiamo a Salvatore Cucè, alla sua famiglia e a tutti quei lavoratori e lavoratrici che ogni giorno rischiano la vita. Occorre una Procura nazionale sugli incidenti sul lavoro, senza nuovi reati, per garantire tempi certi. Vogliamo organizzare un’iniziativa su questi temi, divenuti quanto mai prioritari nell’agenda politica di questo Paese: bisogna dare un segnale forte e concreto a questo Governo, per tutti i Salvatore Cucè che hanno perso e che ogni giorno rischiano la vita nei luoghi di lavoro».

«Le dichiarazioni del commissario di Governo in merito alla vicenda legata alla morte dell’operaio Salvatore Cucè sono inopportune. Mi chiedo come si possa affermare l’assenza di responsabilità con un’indagine ancora in corso, alludendo a possibili criticità nell’esecuzione dei lavori. E ci dispiace assistere a una ‘cattiva narrazione’, che troppo spesso lascia spazio all’idea che la sicurezza nei cantieri sia responsabilità dei lavoratori» – aggiunge il segretario generale della Fillea Cgil di Torino e Piemonte, Massimo Cogliandro.

«O il Commissario ha informazioni che noi non abbiamo rispetto alle responsabilità già appurate dalla Procura – commentano Paolo Conte, segretario Fillea Cgil Alessandria, e Franco Armosino, segretario generale Cgil Alessandria – oppure rischia di insultare i familiari e l’anima di chi ha perso la vita in quel cantiere».

Loredana Polito

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