A 125 anni dalla prima normativa organica italiana sulla prevenzione degli infortuni – la Legge 80 del 17 marzo 1898 – l’Inail ha organizzato a Roma, al Centro Congressi Angelicum della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, dal 26 al 28 giugno 2023, un convegno nazionale di medicina e sanità.
In occasione dell’evento, l’Istituto assicurativo è stato premiato con la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana.
Hanno aperto i lavori i presidenti della Società italiana di medicina del lavoro, Giovanna Spatari, e della Società Italiana di medicina legale e delle assicurazioni, Francesco Introna, e il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un messaggio ha evidenziato come sia «importante l’attenzione posta ai rischi delle nuove professioni e alle strategie da mettere in atto per una tutela globale della salute dei lavoratori, capace di ottimizzare la prevenzione così come il servizio di assistenza e riabilitazione», ha spiegato il ministro. «La tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori in tutti i contesti produttivi – ha affermato – occupano una posizione di rilievo nelle attività del ministero della Salute e sono tra gli obiettivi del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025. Inail con le sue funzioni assicurative, di prevenzione e ricerca, oltre a quelle sanitarie oggetto dell’evento odierno, è parte essenziale per l’attuazione di questi obiettivi».
Sono stati quindi analizzati il ruolo dell’Inail all’interno del sistema nazionale di tutela sanitaria, riconosciuto nel 2003 dal Ministero della Salute, e il percorso svolto in sinergia con le Regioni, l’Agenas e l’Istituto superiore di Sanità.
Si è poi parlato di aggressioni nei luoghi di lavoro, infortuni occorsi in ambiente domestico durante l’attività di smart working e infortuni da stress termico, sempre più frequenti a causa delle ‘ondate di calore’.
Infine, una sessione del convegno ha affrontato l’unicità del contributo dell’analisi medico-legale degli infortuni mortali, mentre un’altra si è occupata delle tutele di alcune professioni particolari: rider, lavoratori dello spettacolo e dello sport, giornalisti, studenti e insegnanti.
Loredana Polito
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