Coronavirus, stop alle speculazioni delle banche

Pare non siano bastati il nuovo giro di vite compiuto dal Governo con il Dpcm 11 marzo 2020 – che prevede la chiusura di diverse attività commerciali come bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri e negozi – e la rabbia degli operai in tutto il Paese.

Non è stata sufficiente neppure la certificazione da parte dell’Oms del covid-19 come pandemia. E neppure il macabro aggiornamento dei morti che viene comunicato quotidianamente da parte della Protezione Civile, per far cessare la speculazione di alcune banche, che – senza garantire adeguate misure a tutela della salute – continuano a fare pressioni su operatori e operatrici degli sportelli affinché perseguano obiettivi di carattere commerciale.

I segretari generali dei sindacati del settore bancario Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno quindi scritto al presidente dell’Associazione Bancaria Italiana Antonio Patuelli – e per conoscenza a tutte le banche associate ABI, a Federcasse e al presidente dell’Agenzia delle Entrate – per denunciare la situazione.

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Marco Fontana

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