Andare a lavorare non deve diventare un’incognita

Le immagini di quella tragedia che ha colpito Torino e i suoi figli dodici anni fa, il 6 dicembre 2007, sono negli occhi di tutti noi ancora adesso, nel triste anniversario del rogo alle acciaierie ThyssenKrupp, che pose proprio l’attenzione sulla sicurezza nel campo lavorativo e che è alla base delle Settimane della Sicurezza organizzate da Sicurezza e Lavoro.

Quella tragedia racconta una storia italiana, piemontese, di lavoro, di sacrifici, di impegno; racconta una storia di famiglie spezzate per sempre da un incidente, che ne ha segnato in maniera indelebile la vita; racconta una quotidianità che avrebbe dovuto essere sicura, al di là della remunerazione, e che invece non è stata così.

E, a distanza di anni, ancora oggi dobbiamo combattere con una quotidianità fatta di incidenti e di insicurezze sul luogo di lavoro, con dati sugli infortuni che mettono paura per il loro nudo e crudo impatto. Sono oltre cinquecentomila le denunce di infortunio nei primi mesi del 2019: un’enormità! A queste si aggiungono – secondo i dati di fine ottobre 2019 – 896 incidenti mortali: tanti, troppi!

Sono quasi mille persone che sono andate a lavorare pensando alla propria vita futura, senza riuscire a fare ritorno a casa, dagli affetti. Una triste contabilità che ci deve far riflettere e pensare che all’alba del 2020 sono ancora troppi coloro che perdono la vita nell’adempimento del lavoro quotidiano.

Aziende, istituzioni e associazioni devono sempre più puntare sulla prevenzione e sull’informazione: questi devono essere i giusti obiettivi che una società si deve dare, per far sì che eventi luttuosi, ma anche semplici e banali incidenti, non abbiano a verificarsi. Ne va della nostra serietà, della nostra capacità di programmazione e della nostra qualità della vita.

Andare a lavorare non deve diventare un’incognita. L’impegno che dobbiamo prenderci deve essere quello di lavorare per sensibilizzare tutti e tutte, partendo soprattutto dalle giovani generazioni, parlando di cultura della responsabilità, della salute e della sicurezza.

In un mondo che va troppo veloce dobbiamo insegnare ai nostri giovani che la sicurezza e la prevenzione sono un valore aggiunto e che, se rispettate, ci consentiranno di vivere meglio e più a lungo.

Andrea Tronzano
assessore Attività produttive e Pmi
Regione Piemonte

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