Con Le Iene per promuovere la sicurezza sul lavoro

Dopo l’incontro con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e diverse altre iniziative di sensibilizzazione, proseguono le attività promosse da Sicurezza e Lavoro, insieme ai familiari delle vittime, per fare memoria e arrivare ad avere piena giustizia per la tragedia alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007, in cui morirono sette operai.

Lunedì 10 dicembre 2018 – dalle ore 10.00, alle 12.00 – al CnosFap Rebaudengo, in piazza Conti di Rebaudengo 22 a Torino, in collaborazione con la trasmissione Mediaset Le Iene, è previsto un dibattito con il giornalista Alessandro Politi, la Iena che ha curato due servizi televisivi – andati in onda il 6 maggio 2018 e il 4 dicembre 2018 – sul mancato arresto dei due manager tedeschi responsabili dell’accaduto – Harald Espenhahn e Gerald Priegnitiz – condannati in Italia con sentenza definitiva della Cassazione del 13 maggio 2016, ma ancora in Germania a piede libero.

All’incontro, dal titolo “ThyssenKrupp: quale giustizia in Germania?”, partecipano 14 classi dell’istituto che hanno aderito al progetto regionale “A scuola di sicurezza” (catalogo Ce.Se.Di. – Città Metropolitana di Torino).

Intervengono, oltre ad Alessandro Politi, il coordinatore del Gruppo Tecnico Rls della Camera del Lavoro di Torino Rocco Pellegrino, insieme ad altri Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per Sicurezza), ai familiari delle vittime ThyssenKrupp e all’ex operaio Thyssen Antonio Boccuzzi. Modera il direttore di Sicurezza e Lavoro: Massimiliano Quirico. Ingresso gratuito.

L’incontro rientra nel programma delle Settimane della Sicurezza, organizzate da Sicurezza e Lavoro per promuovere la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola. #SetSicurezza18

“L’incontro con la Iena della trasmissione Mediaset – dichiara il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – è un’ulteriore occasione per avvicinare ragazze e ragazzi, in maniera informale e coinvolgente, ai temi della salute e sicurezza sul lavoro e per far capire loro l’importanza e la complessità della materia, ma anche le enormi difficoltà e sofferenze che devono affrontare i familiari delle vittime di infortuni e malattie professionali”.

Disponibile qui il programma completo delle Settimane della Sicurezza 2018 (formato .pdf).

Chi è Alessandro Politi?

Sono nato 30 anni fa a Milano, ma mi sono sempre considerato cittadino del mondo. Durante gli anni in cui studiavo giurisprudenza, infatti, ho vissuto in Cina, negli Stati Uniti, in Spagna e in Austria e ovunque ho fatto esperienze lavorative di vario genere. Un’opportunità che mi ha consentito non solo di conoscere culture diverse e di imparare le lingue, ma soprattutto di mettermi quotidianamente alla prova senza mai tirarmi indietro.

Mi sono sempre occupato di comunicazione: se da una parte collaboravo per la carta stampata, dall’altra organizzavo eventi e curavo le pubbliche relazioni a spasso per il globo.

Ho imparato a contare soprattutto su me stesso e questo ha sviluppato le mie caratteristiche naturali: tenacia, determinazione, capacità comunicativa e senso della giustizia. Ecco perché amo lo scomodo giornalismo d’inchiesta.

Nel 2015 ho avuto l’occasione di approdare come inviato nella redazione di Openspace, lo spin-off delle Iene condotto da Nadia Toffa, in cui ho collaborato alla realizzazione di un’inchiesta sull’anoressia nella moda e di una sul calcio scommesse.

Poi il grande salto alle Iene; due intensi anni di lavoro principalmente come redattore e infiltrato al fianco del mio mentore Gaston Zama. E finalmente ho avuto la possibilità di indossare LA divisa.

QUELLA divisa che sognavo da anni e che ancora oggi mi emoziona quando la vedo appesa nel mio armadio, felice come un bambino proprio come se fosse la tutina di Superman o il costume di Spiderman. Una divisa in grado di renderti capace di qualsiasi cosa.

Il mio motto è: “Credi fermamente in te stesso e potrai ottenere qualsiasi cosa desideri”. Con l’ingresso nel programma, che amo profondamente, posso dire di averlo concretizzato.

Loredana Polito

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