Sicurezza sul lavoro, quando i bambini fanno le leggi

Oltre 300 bambine e bambini hanno dato il via alla nona edizione delle Settimane della Sicurezza.

Mentre al Centro San LiborioFabLab Pavone Torino, si svolgeva la conferenza stampa di presentazione del programma, Antonio Boccuzzi, ex operaio ThyssenKrupp, già componente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, e la vicepresidente del Senato, on. Anna Rossomando, hanno infatti incontrato alcune centinaia di studenti, studentesse e docenti dell’Istituto Comprensivo “Alighieri – Kennedy”, nell’aula magna di via Pacchiotti 80, a Torino: cento studenti delle classi quarte della scuola primaria e, a seguire, altri cento studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, mentre un altro centinaio di studenti delle terze ha seguito l’incontro in streaming.

Accolti dalla dirigente scolastica Anna Ruggiero, su invito delle docenti Veronica Caputo e Patrizia Chirosi, Boccuzzi e Rossomando si sono confrontati su cittadinanza, educazione alla legalità, salute e sicurezza sul lavoro e hanno ascoltato e commentato le loro proposte di legge sul tema.

Sono rimasto stupito – ha dichiarato Antonio Boccuzzi – della grande attenzione e partecipazione dimostrata su temi così complessi e delicati come la sicurezza sul lavoro, che a volte non troviamo negli studenti più grandi… e negli adulti”.

È importante – ha affermato – affrontare queste materie sin dalle elementari e dalle medie, quando ognuno comincia a formare la propria personalità e, allo stesso tempo, si può imparare molto dai bambini e dagli insegnanti motivati, che amano la propria scuola e provano a sostenerla in ogni modo”.

La proposta di legge dei giovani frequentatori dell’Alighieri-Kennedy– che pubblicheremo su Sicurezza e Lavoro – chiede di tinteggiare e risistemare tutti i locali di ogni scuola, per renderla più accogliente e sicura, e di dotare gli istituti di apparecchiature informatiche moderne ed efficienti: tablet e pc, in primo luogo.

Dal confronto in aula, infine, è emersa la consapevolezza che la legislazione italiana in materia di salute e sicurezza è molto evoluta, ma non sempre applicata: servirebbero una task force per implementare i controlli in scuole e aziende e maggiori risorse per finanziare interventi strutturali.

Eliana Puccio

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