Nel 2018 crescono i morti sul lavoro (22 in più) e le malattie professionali (877 in più)

A pochi giorni dalla Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro del 28 aprile e dalla Festa del Lavoro del 1° maggio, sono state diffuse le statistiche di infortuni e malattie professionali in Italia.

I dati Inail pubblicati sul portale Open Data, relativi ai primi tre mesi del 2018, certificano che i morti sul lavoro sono in aumento: sono cresciuti dell’11,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono ventidue le vittime in più: erano 190 nel 2017, sono già 212 quest’anno.

L’Istituto sottolinea che l’aumento riguarda esclusivamente gli incidenti in itinere, ovvero quelli che avvengono nel tragitto tra casa e lavoro, che sono cresciuti di 24 unità (67, contro i 43 del 2017), mentre gli infortuni occorsi in occasione di lavoro hanno fatto registrare una lieve diminuzione: da 147 a 145.

Dati che però non tengono conto della diminuzione delle ore lavorate e, naturalmente, del lavoro nero.

L’analisi territoriale mostra un incremento di morti sul lavoro nel Nord-Ovest (19 vittime in più), nel Nord-Est (+10) e al Centro Italia (+7), mentre c’è un calo al Sud (9 morti in meno) e nelle Isole (-5).

A livello regionale, spiccano le 15 denunce in meno (da 19 a 4) dell’Abruzzo e i 6 casi mortali in meno in Sicilia (da 18 a 12) e Toscana (da 15 a 9).

C’è un incremento, invece, in Lombardia (da 25 a 39), in Piemonte (da 12 a 21) e nel Lazio (da 11 a 21).

Una morte su due ha coinvolto lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si registra una crescita di 29 casi (+35%).

In diminuzione, invece, le denunce per i lavoratori fino a 34 anni (da 32 a 25 casi) e per quelli tra i 45 e i 49 anni (da 26 a 17).

Nel primo trimestre 2018 sono in aumento (+5,8%) anche le denunce di malattie professionali. Al 31 marzo 2018 si sono stati 877 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (da 15.247 a 16.124).

Tra le prime cause di malattie: patologie del sistema osteo-muscolare, del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio.

Secondo un’analisi di genere, ci sono stati 670 casi in più per i lavoratori (da 11.165 a 11.835) e 207 in più per le lavoratrici (da 4.082 a 4.289).

Sono in aumento le tecnopatie denunciate al Sud Italia (+515 casi), dove si concentra un quarto del totale dei casi. Crescono anche al Centro (+270), dove i casi sono un terzo del totale, nel Nord-Ovest (+168) e nel Nord-Est (+10). Le Isole invece, in controtendenza, mostrano un calo di 86 casi.

Loredana Polito

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